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questa casa non è un albergo

8 gennaio 2006
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Lo attendevamo con ansia, il libro di Paris Hilton. Leggendolo (cioè, sfogliandolo un paio di minuti), abbiamo scoperto che quella della scrittura non è la dote migliore della giovane ereditiera che invece aveva già dato il meglio di sé inginocchiata davanti al fidanzato, come testimoniava quel video porno, distribuito “clandestinamente” via internet, che la vedeva protagonista. Alcuni consigli utili? un’ereditiera, spiega Paris, non esce MAI con la pioggia, a meno di non avere un ombrello Gucci a disposizione; non si deve MAI rinunciare ad un cheeseburger di Burger King, per evitare di avere rimorsi e cadere poi nei morsi della fame compulsiva; mangiare sushi fa molto cool e giovane.

Se ne sentiva la  mancanza.

10 commenti leave one →
  1. anonimo permalink
    8 gennaio 2006 23:39

    ecco mi hai fatto perdere 30 secondi per leggere questo post. Internet e’ il Male (“il Male” è una battuta copiata da Giambojet)

    eugenio.wordpress.com

  2. 8 gennaio 2006 23:40

    è vero
    e io ne ho impiegati almeno 5 a scriverlo
    e un paio a leggiucchiare il libro di quella ciucciacazzi di lusso

  3. 8 gennaio 2006 23:48

    Cazzo Shy, così si fa! Stai via un mese, niente post, chi ti linkava ti banna e poi… torni. Qualche post dei soliti, qualche commento in giro e al final: un bel post su Paris Hilton e fioccano la visite (eugenio dice che sei l’unica persona più intelligente di me che conosca, ma io non ci credo).

    Ah, chiaramente consiglierò il libro su booksblog.

  4. 9 gennaio 2006 00:00

    vuol dire che mi sono meritato il reintegro tra i preferiti?
    non ti preoccupare, sarò anche più intelligente di te, ma pur sempre nel limite dell’idiozia

  5. anonimo permalink
    9 gennaio 2006 00:30

    Siccome io sono stato costretto, a mia volta costringo voi. Miraccomando partecipate che se no e’ un casino

    Mi tocca

  6. 9 gennaio 2006 08:49

    bravo ebu… shy, sorprendentemente umile, uau.

  7. 9 gennaio 2006 18:13

    Io invece da grande amatore della Coca Cola ho adorato il pezzo in cui dice che la preferisce allo champagne. In ruttibus veritas.

    E poi oramai il vino fa cheap: solo di Coca Cola mi voglio abbeverare!

  8. 10 gennaio 2006 13:13

    caro shylock, non capisco perché quest’insofferenza mal celata verso la cara paris. se non fosse stato per la madre che si ritrova avrei regalato questo libro a mia nipote, mi pare molto meglio di melissa p e susanna tamaro messe assieme, e l’idea di “vivere ogni giorno della propria vita come se fosse il proprio compleanno” mi pare esemplare.

    brutta roba l’invidia.

  9. 10 gennaio 2006 15:45

    e pensare che c’è gente che legge i libri di Bruno Vespa……
    Perchè qualcuno li legge, vero?

  10. anonimo permalink
    13 gennaio 2006 18:41

    mi sento vagamente chiamata in causa…
    ADORO essere chiamata in causa.
    Vostra Paris

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